Alla fine bisogna sempre farci i conti, qualsiasi modello di smartphone si scelga. Il soggetto in questione è il sistema operativo, il "cuore intelligente" che permette l'uso delle funzioni e applicazioni disponibili sullo smartphone. Un ruolo di primo piano, ma spesso trascurato in nome del design o della risoluzione della videocamera. Eppure è il sistema operativo che risponde alle necessità degli utenti, sempre più esigenti e connessi a web e social network. Questi i nuovi paradigmi su cui i sistemi operativi sono realizzati. MeeGo, la neonata piattaforma nata dall'accordo tra Nokia e Intel, è orientato al web e mira a fornire una base comune per il dialogo tra apparecchi differenti come cellulari, decoder e dispositivi multimediali.
Se quelli del Blackberry e dell'iPhone rappresentano i due ambienti di riferimento, il primo per l'impeccabile gestione delle email e il melafonino per l'edonismo in chiave hi-tech, nell'arco di un paio d'anni sono apparsi altri potenti sistemi basati su Linux.
Android di Google presenta ottime credenziali, proprio perché nato per rendere "mobili" tutti gli strumenti disponibili sul pc, in primis tutti quelli di BigG, e offrire esperienze di uso simili se non superiori a quelle dell'iPhone.
Non a caso la scorsa settimana un gruppo di hacker ha diffuso un filmato in cui mostrava l'uso del sistema operativo Android sull'iPhone della Apple. Ecco così realizzato uno smartphone che può usare, a scelta dell'utente, uno dei due sistemi operativi.
Android trae la sua forza dall'essere derivato da Linux. Questo sistema aperto per definizione non arriva "puro" sugli smartphone, ma viene "abbellito" da interfacce ad hoc come quelle di Vodafone 360 e Bada. Queste due piattaforme preservano le caratteristiche del sistema operativo open source e lo rendono più intuitivo inserendo menu moderni perché adatti al tatto. Proprio il touchscreen è uno degli elementi differenzianti. I display sensibili al tocco rappresentano il non plus ultra, tanto che il designer industriale Karim Rashid sostiene di non «poter fare a meno di un dispositivo touch, perché offre una libertà di espressione e una semplicità impossibile da raggiungere con i tasti meccanici».
Così oltre agli smartphone dotati di una tradizionale tastiera qwerty, con l'alfiere BlackBerry, irrinunciabili per i patiti della messaggistica, dopo che l'integrazione è stata ampliata ai social networking e ai più diffusi sistemi di chat, ecco i due sistemi che meglio interpretano la logica di Rashid: Android e iPhone. Il sistema operativo di Apple è al massimo livello di perfezione sul fronte touchscreen e vanta un ecosistema di applicazioni quasi unico. Poi sul fronte multimediale e ludico può utilizzare videogiochi che poco hanno da invidiare alle console portatili più blasonate. Perfetto anche per navigare sul web con applicativi ereditati dal mondo Mac. Android si presenta con ottime credenziali e funzionalità, ma sconta, come altri software di Google, qualche dubbio nel rispetto della privacy.
Convincente la release per schermi al tocco di Symbian, soprattutto per quanto riguarda i modelli di Nokia e Samsung. Tuttavia questo sistema operativo, diffuso principalmente nella sua versione S60 sviluppata dal produttore finlandese, ha due vantaggi fondamentali: il primo è che si adatta a chi vuole un approccio tradizionale al mondo della telefonia mobile; il secondo è che Nokia offre per diversi modelli il software di navigazione gratuito. Poi, dopo l'estate, arriverà una nuova versione di Symbian che dovrebbe rilanciare questo sistema operativo e con esso tutti i telefonini Nokia che lo utilizzano.
C'è poi Windows mobile (Wm), che porta con sé le applicazioni "pocket" di Office. Wm nella sua più recente versione (la 6.5) è stato solo ammodernato ma non rinnovato per tenere il passo con gli ambienti concorrenti. Un restyling che non convince fino in fondo, perché il suo "cuore" è datato. Le vere novità si vedranno verso la fine dell'anno quando arriverà Windows phone 7. Sistema e smartphone saranno dotati di menu e funzioni totalmente rinnovate. Nel frattempo bisognerà accontentarsi dei Kin di Microsoft, modelli semplici e adatti al social networking in mobilità. Insomma, un antipasto di Seven per cellulari.
Pregi e difetti dei 7 sistemi operativi più diffusi
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